L'ingresso della pelle nella moda
Sarà la seducente Marlene Dietrich nel film Disonorata del 1931 la prima donna ad indossare un Perfecto nel mondo del cinema, infatti, l’attrice trasformò la giacca in pelle in una capo femminile.
Nel dopoguerra in virtù della sua robustezza il Perfecto viene usato dalla polizia americana. È con il personaggio di Arthur Fonzarelli in Happy Days e John Travolta e Olivia Newton-John in Grease che il giubbotto di pelle viene a rappresentare il simbolo dei motociclisti, lo dimostrano le svariate cerniere sulle tasche e le maniche lunghe fino al pollice per consentire alle stesse di assumere la misura adeguata quando il braccio arriva sul manubrio, e solitamente la giacca in pelle viene indossata su una maglietta e un paio di jeans con risvolto e stivali.
Ma sarà con l’avvento del Punk negli anni ’70, che prenderà piede il leggendario stile del giubbotto in pelle. Si verrà a creare un binomio perfetto tra il punk, genere musicale ribelle nato all’interno di garage, e la giacca in pelle simbolo di ribellione sin dagli anni ’50. E furono proprio i punk a dare il nome di Chiodo alla giacca in pelle, chiamata così per via di un chiodo che i punk portavano nella tasca. La peculiarità di questo capo sono le tre tasche con zip diagonali più una zip centrale, lungo fino in vita e il colore è rigorosamente nero.
L’ingresso definitivo della giacca in pelle nel mondo della moda ci sarà con la stilista inglese Vienne Westwood, che nel 1971 aprì un piccolo negozio, Let it rock, a Londra insieme al compagno Malcolm McLaren, futuro manager dei Sex Pistols. La stilista inglese attenta alle idee che provengono dallo street style, ha trasformato la giacca in pelle in un capo di tendenza e ha contribuito a creare lo stile punk. A partire da questi anni il giubbotto in pelle diventerà il simbolo di gruppi come i Ramones, The Stooges, Sex Pistols.