La nascita del Perfecto

Se c’è un capo d’abbigliamento che più di ogni altro rafforza il suo concetto e si lega stretto agli anni ’80, questo è il giubbotto di pelle, meglio noto anche come “Chiodo”.
Ideato nel 1928 dalla Schott NYC, il Chiodo si è consolidato negli anni, per il suo utilizzo specifico da parte dei bikers, come indumento connotante durezza e coraggio (si pensi al personaggio di Marlon Brando nel film “Il Selvaggio” del 1953 che indossava uno Schott Perfecto 618 in pelle di cavallo).

È con la seconda metà degli anni ’70, ancor più negli anni ’80, però, che il giubbotto in pelle amplia il suo raggio immaginifico e si associa a diverse figure della tv, del cinema e della musica, tanto da diventare poi, nel corso dei ’90, già un oggetto vintage e cult.



Tutto questo grazie a emblemi come Arthur Fonzarelli, in arte “Fonzie”, dal 1974 al 1984 protagonista assoluta della scena televisiva mondiale con la serie “Happy Days”, e alla straordinaria interpretazione di Harrison Ford di Indiana Jones, eroe di ben tre pellicole prodotte dalla Lucas tra il 1981 e il 1989.
E che dire di John Travolta e del suo Danny Zucco nel fortunatissimo film-musical “Grease”?!
Per quanto riguarda la musica, il Chiodo verso la fine degli anni ’70 si è trovato co-protagonista di band come Ramones e i Sex Pistols; ugualmente, è stato un capo fortemente associato alla carriera artistica del grande Bruce Springsteen.


Ma la vera svolta è stata data dall’indimenticato Michael Jackson e dal meraviglioso chiodo rosso con cui balla nel famosissimo videoclip di “Thriller”. Grazie a lui, il Chiodo ha trovato nuova forma e nuova connotazione anche cromatica nell’immaginario collettivo mondiale.
Oltre ad essere, pochi lo sanno, un vero e proprio orgoglio italiano in quanto, proprio quel giubbotto di pelle lì, fu prodotto in Italia e, più specificamente, a Solofra.

Cosa indossano gli attori

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